Comunicato Archim sullo stato del concorso Mibact per funzionari archivisti

Relativamente alle più recenti evoluzioni della vicenda concorsuale che interessa parte dei propri associati, l’intero CDN Archim rinnova pubblicamente la vicinanza già loro espressa nei canali interni; nella piena coscienza di quanto non esista purtroppo azione associativa, raccolta firme, protesta pubblica o manifestazione di solidarietà che abbia reale capacità di incidere nello stato di fatto di un concorso, già in fase di avvio ampiamente criticabile in concezione, obiettivi e procedure (si veda quanto già affermato in proposito: osservazioni sul bando mibact per i 500 funzionari), e che nel suo svolgersi – anzi, nel suo non svolgersi – continua a seminare sconcerti ed amarezze.

Tante sono le voci a sovrastare l’inesistente comunicazione istituzionale che la mancanza di chiarezza su prospettive (quando, come si sbloccherà la procedura?), ostacoli oggettivi (se ce ne sono, quali?) e volontà (o non-volontà?) politiche e amministrative va assumendo proporzioni inaccettabili, negando la legittima dignità non solo dei concorsisti, ma dei cittadini e dell’amministrazione stessa. Seguiremo questa vicenda fino alla fine, accanto ai nostri associati.

Bando del MiBACT per 29 volontari del Servizio Civile. Reti ed associazioni del settore chiedono il ritiro: senza lavoro non c’è cultura!

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha pubblicato lo scorso 29 dicembre il bando per l’assunzione di 29 volontari del Servizio Civile Nazionale per il progetto “Archeologia in Cammino”, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia.

Le associazioni del Coordinamento Confassociazioni Beni e Professioni Culturali, la Rete della Conoscenza, gli animatori della campagna “Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali“ e la Cia denunciano la gravità e la pericolosità del bando in un settore nel quale si è già colpevolmente diffuso l’impiego del volontariato in sostituzione di professionisti retribuiti. Continua a leggere “Bando del MiBACT per 29 volontari del Servizio Civile. Reti ed associazioni del settore chiedono il ritiro: senza lavoro non c’è cultura!”

Presa di posizione di Arch.i.m sul bando Mibact per l’assunzione a tempo determinato di 15 funzionari archivisti

Al Direttore Generale Organizzazione del Mibact
dott. Gregorio Angelini
dg-or@beniculturali.it

Alla Dirigente del servizio II – Personale e relazioni sindacali del Mibact
dott.ssa Paola Passarelli
dg-or.servizio2@beniculturali.it

Roma, martedì 12 gennaio 2016

Prot. n. 2 / 2016

Oggetto: avviso pubblico, per titoli e colloquio finale, per l’assunzione con contratto a tempo determinato della durata di 9 mesi di area III, posizione economica F1 di 60 unità al fine di far fronte a esigenze temporanee per il miglioramento e il potenziamento degli interventi di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione nonché valorizzazione dei beni culturali in istituti e luoghi della cultura statali.

Logo-3La scrivente Associazione “Archivisti in movimento” (Arch.I.M.) inoltra la presente in merito al bando di cui all’oggetto, specificamente per quanto attiene ai requisiti per partecipare alla selezione per i 15 posti di “funzionario archivista”.

In dettaglio, i punti che la scrivente associazione sottopone alla considerazione del Ministero proponente sono i seguenti:

1) Titoli di studio generici

Si rilevano delle discrepanze tra i requisiti richiesti nel bando e quanto definito nell’accordo tra Amministrazione e OO.SS., richiamato nel preambolo del bando, concernente l’individuazione dei profili professionali del MIBACT, sottoscritto in data 20/12/2010 e successivamente modificato il 03/10/2011. Tale accordo prevede per il profilo di “Funzionario Archivista di Stato” il possesso dei seguenti requisiti: diploma di laurea magistrale (o di vecchio ordinamento) coerente con la professionalità e diploma di scuola di specializzazione o dottorato di ricerca o diploma delle scuole di archivistica, paleografia e diplomatica, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati.
Riguardo al primo requisito richiesto, appare non chiara la corrispondenza fra diploma di laurea “nell’ambito delle discipline dei beni culturali e paesaggistici” previsto dal bando, che sembrerebbe restringere il campo alle sole lauree in Conservazione dei beni culturali e in Scienze archivistiche e biblioteconomiche, e diploma di laurea “coerente con la professionalità” previsto nel succitato accordo, che pare invece includere tutte le lauree del settore umanistico nonché Giurisprudenza e Scienze politiche. Continua a leggere “Presa di posizione di Arch.i.m sul bando Mibact per l’assunzione a tempo determinato di 15 funzionari archivisti”

Concorso straordinario Mibact per 500 professionisti dei BBCC: comunicato Archim

Logo-3Commentiamo con interesse e favore l’annuncio, diffuso con comunicato stampa Mibact del 15 ottobre 2015, – afferma Angelo Restaino, presidente Arch.I.M. – della volontà di destinare nuovi finanziamenti al comparto Beni Culturali previsto nella Legge di Stabilità (+ 8% nel 2016, + 10% nel 2017), e di indire concorso straordinario per 500 assunzioni di professionisti dei Beni Culturali da parte del Ministero. È notevole infatti che si tratti, a quanto prospettato, di un concorso destinato a figure tecniche, di funzionari e non ad assistenti alla vigilanza o ad amministrativi, e che i vincitori della procedura saranno assunti direttamente da parte del Mibact e non tramite le società in house del Ministero. Attendiamo di leggere il bando per pronunciarci nel merito delle modalità di selezione del concorso annunciato.

Ci sembra inoltre un segnale positivo, come pure annunciato sul sito del Ministero, la prospettata volontà di invertire il trend ormai quasi ventennale di sistematici tagli ai Beni Culturali, prevedendo, in particolare per il settore che ci interessa, come cita il suddetto comunicato, un «+30 milioni ogni anno per Archivi, Biblioteche e Istituti del Ministero» (segnatamente Archivio Centrale dello Stato e Istituto Centrale per gli Archivi). Anche in questo caso sarà necessario attendere i dettagli del provvedimento per valutarne l’impatto.

Se a questi annunci faranno seguito provvedimenti concreti, si tratterebbe di un segnale senz’altro positivo, giunto dopo anni di richieste da parte dei professionisti del settore, e di un principio di inversione di tendenza, che però non potrebbe certo considerarsi la panacea o la soluzione definitiva a tutti i mali del patrimonio culturale italiano: a fronte dei prospettati tagli alle piante organiche del Mibact diffusi nel luglio scorso, una efficace tutela e valorizzazione dei nostri Beni Culturali hanno bisogno in definitiva di ben altre risorse umane e di finanziamenti strutturali, reperibili a nostro avviso anche a partire dalla trasformazione dei circa 19 milioni di euro di fitti passivi delle sedi d’archivio italiane in altrettante risorse da investire in capitale umano e infrastrutture nel settore archivistico.

Osservazioni sulla programmazione Lotto 2014 e sulle attività di inventariazione e digitalizzazione archivistica di ALES Servizi spa

Si pubblica di seguito la nota di ARCHIM sul tema in oggetto, inviata il 22 settembre 2014 al Sig. Ministro del MiBACT e ad altri organi del Ministero.

Ill.mo Sig. Ministro,

gli ARCH.I.M., Archivisti in Movimento, hanno avuto modo di leggere attentamente la Programmazione lotto 2014 pubblicata sul sito internet del Mi.B.A.C.T. che, come nelle annualità precedenti, reca, tra gli interventi previsti, somme non indifferenti per attività di inventariazione e digitalizzazioni affidati ad ALES Servizi spa presso vari Archivi di Stato della penisola. La lettura di detta Programmazione Lotto 2014 ci sorprende visto che da molte parti del paese ci giungono voci e lamentele di colleghi archivisti per la fase di stallo delle operazioni di inventariazione dei fondi archivistici per carenza di trasferimenti statali, nonché per l’assoluta carenza di attività di digitalizzazione e conseguente povertà di oggetti digitali a disposizione di operatori dei BB. CC. e ricercatori nelle sale di studio e sui siti internet degli istituti archivistici periferici.

Ferma restando la sacrosanta politica di intervento per il sostegno ai lavoratori socialmente utili (LSU), vorremmo però capire quali e quanti siano gli inventari di fondi archivistici prodotti negli ultimi tre anni e quali siano gli oggetti digitalizzati prodotti dalla predetta ALES servizi spa.

A tal fine chiediamo di conoscere, per ogni archivio in cui opera ALES Servizi spa, le seguenti informazioni:

  • quali e quanti inventari sono stati prodotti e indicazioni di quali siano consultabili o meno; eventualmente anche il motivo per cui tali inventari ancora non siano consultabili;
  • quali software descrittivi siano stati utilizzati;
  • se siano stati utilizzati gli standard descrittivi internazionali ISAD (G), ISAAR (CPF), e se rispondano alle regole NIERA adottate nel 2011;
  • quali siano, per ogni archivio in cui Ales opera, le serie documentarie digitalizzate;
  • se gli oggetti digitali finora prodotti siano utilizzabili per uso di studio e ricerca;
  • l’incremento percentuale per ogni istituto archivistico degli strumenti di corredo archivistici negli ultimi tre anni;
  • se i prodotti archivistici realizzati sono stati effettuati sotto la guida e la supervisione degli archivisti di Stato e se da loro vengano collaudati tali interventi, ovvero se Ales Servizi spa si avvalga regolarmente di archivisti professionisti per la gestione delle fasi di lavoro, la formazione, la verifica in itinere e post intervento delle attività realizzate, con relativa certificazione e collaudo dei lavori svolti.

Pur essendo favorevoli all’impiego degli LSU nell’ambito della P.A. e, segnatamente, nel settore dei Beni Culturali, chiediamo che i prodotti e le attività realizzate rispondano ai necessari criteri tecnico-scientifici che possano giustificare la spesa, anche per favorire l’innalzamento della riqualificazione professionale degli operatori sopra richiamati.

Distinti saluti

Il Direttivo Nazionale Arch.I.M.