Richiesta rettifica in autotutela bandi Programmazione europea 2014-2020

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Di seguito pubblichiamo la lettera inviata in data odierna ai destinatari, come da oggetto.
Direttore Generale
dell’Agenzia per la Coesione territoriale
Dr.ssa Ludovica Agrò
ludovica.agro@agenziacoesione.gov.it
Direttore Generale del Dipartimento
della Programmazione Nazionale e comunitaria
della Regione Calabria
Dr. Paolo Praticò
paolo.pratico@regcal.it
Referente del Bando Horizon 2020
Dott.ssa Maria Luisa Longo
ml.longo@regcal.it
Referente del Bando Macchinari e impianti
Dott. Francesco Marano
francesco.marano@regcal.it
Oggetto: Richiesta rettifica in autotutela bandi Programmazione europea 2014-2020.
Illustrissimi,
nei bandi emanati della Regione Calabria afferenti alla Programmazione dei fondi UE 2014-2020 e pubblicati recentemente, segnatamente Bando Horizon 2020 e Bando Macchinari e Impianti, sono stati inseriti quali beneficiari anche i professionisti, equiparati alle imprese in ottemperanza alla raccomandazione 2013/ 361/CE della Commissione, del 6 maggio 2013, e dall’articolo 2, punto 28), del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, ed espressamente individuati, dalle Linee d’azione per le libere professioni del Piano d’azione imprenditorialità 2020, come destinatari a tutti gli effetti dei fondi europei stanziati fino al 2020, ed espressamente richiamata nella Legge di Stabilità, art. 1. comma 821.
Tuttavia, si ritiene assolutamente erronea e censurabile la modalità con la quale è stato attuato il disposto delle norme in questione, subordinando l’accesso dei professionisti non costituiti in società regolarmente iscritte al Registro delle imprese all’adesione ad associazioni professionali iscritte nell’Elenco del MISE, ai sensi della L. 4/2013 e al possesso della relativa attestazione.
Corre l’obbligo di ricordare che la normativa sopra richiamata non impone – e non potrebbe farlo – alcun riferimento al requisito dell’appartenenza alle Associazioni di cui alla L. 4/2013. Quest’ultima legge invero, stabilisce all’art. 1, comma 4: “L’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista”. Art.1, comma 5: “La professione è esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente”. Inoltre all’art. 2, comma 1, si stabilisce che “Coloro che esercitano la professione di cui all’art. 1, comma 2, possono costituire associazioni a carattere professionale di natura privatistica, fondate su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, con il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza”.
Divieto di rappresentanza esclusiva per tali associazioni dunque, il che esclude a priori il requisito richiesto dai bandi in questione. L’imposizione di tale adesione/iscrizione alle associazioni iscritte nell’elenco del Mise, peraltro, conferisce alle stesse una caratteristica di natura “ordinistica” che è proprio ciò che la legge esclude.
L’accesso ai professionisti di cui alla legge 4/2013 deve essere garantito in ogni caso richiedendo ai beneficiari esclusivamente la titolarità di una partita IVA ed individuando i codici di classificazione delle attività (ATECO o altra classificazione riconosciuta dall’ordinamento) ammesse e finanziabili con i bandi in questione.
Ove codesta amministrazione non intervenga a rettificare immediatamente le tipologie dei beneficiari ammessi, questa Associazione valuterà l’opportunità di provvedere nelle competenti sedi giurisdizionali, oltre ad informare tempestivamente la Commissione Europea di tale erronea ed abusiva applicazione della legge.
In attesa di sollecito riscontro, si inviano i più rispettosi ossequi.
Angelo Restaino, Presidente

Presa di posizione di Arch.i.m sul bando Mibact per l’assunzione a tempo determinato di 15 funzionari archivisti

Al Direttore Generale Organizzazione del Mibact
dott. Gregorio Angelini
dg-or@beniculturali.it

Alla Dirigente del servizio II – Personale e relazioni sindacali del Mibact
dott.ssa Paola Passarelli
dg-or.servizio2@beniculturali.it

Roma, martedì 12 gennaio 2016

Prot. n. 2 / 2016

Oggetto: avviso pubblico, per titoli e colloquio finale, per l’assunzione con contratto a tempo determinato della durata di 9 mesi di area III, posizione economica F1 di 60 unità al fine di far fronte a esigenze temporanee per il miglioramento e il potenziamento degli interventi di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione nonché valorizzazione dei beni culturali in istituti e luoghi della cultura statali.

Logo-3La scrivente Associazione “Archivisti in movimento” (Arch.I.M.) inoltra la presente in merito al bando di cui all’oggetto, specificamente per quanto attiene ai requisiti per partecipare alla selezione per i 15 posti di “funzionario archivista”.

In dettaglio, i punti che la scrivente associazione sottopone alla considerazione del Ministero proponente sono i seguenti:

1) Titoli di studio generici

Si rilevano delle discrepanze tra i requisiti richiesti nel bando e quanto definito nell’accordo tra Amministrazione e OO.SS., richiamato nel preambolo del bando, concernente l’individuazione dei profili professionali del MIBACT, sottoscritto in data 20/12/2010 e successivamente modificato il 03/10/2011. Tale accordo prevede per il profilo di “Funzionario Archivista di Stato” il possesso dei seguenti requisiti: diploma di laurea magistrale (o di vecchio ordinamento) coerente con la professionalità e diploma di scuola di specializzazione o dottorato di ricerca o diploma delle scuole di archivistica, paleografia e diplomatica, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati.
Riguardo al primo requisito richiesto, appare non chiara la corrispondenza fra diploma di laurea “nell’ambito delle discipline dei beni culturali e paesaggistici” previsto dal bando, che sembrerebbe restringere il campo alle sole lauree in Conservazione dei beni culturali e in Scienze archivistiche e biblioteconomiche, e diploma di laurea “coerente con la professionalità” previsto nel succitato accordo, che pare invece includere tutte le lauree del settore umanistico nonché Giurisprudenza e Scienze politiche. Continua a leggere “Presa di posizione di Arch.i.m sul bando Mibact per l’assunzione a tempo determinato di 15 funzionari archivisti”

Presa di posizione di Arch.I.M. in merito alla procedura indetta dalla Regione Puglia per la copertura di 40 posti a tempo pieno e indeterminato di cat. B, posizione economica B1, riservata alle persone disabili iscritte negli elenchi del collocamento mirato dell’Ufficio di collocamento obbligatorio della Provincia di Bari, cui saranno affidate mansioni archivistiche.

Alla Dirigente dell’Area organizzazione e riforma dell’Amministrazione

della Regione Puglia

avv. Domenica Gattulli

d.gattulli@regione.puglia.it

Alla Dirigente dell’Ufficio reclutamento mobilità e contrattazione

Servizio personale e organizzazione

Area organizzazione e riforma dell’Amministrazione della Regione Puglia

avv. Cristiana Corbo

c.corbo@regione.puglia.it

Alla Soprintendente Archivistica della Puglia e della Basilicata

dott.ssa Maria Carolina Nardella

mariacarolina.nardella@beniculturali.it

Roma, martedì 07 luglio 2015

Prot. 18/2015

Oggetto: Procedura per la copertura di 40 posti a tempo pieno e indeterminato di cat. B, posizione economica B1 riservata esclusivamente alle persone disabili di cui all’articolo 1 della L. n. 68/1999, mediante preventivo avviso pubblico di mobilità volontaria ai sensi dell’articolo 30 del d.lgs. n. 165/2011, e residuale selezione pubblica, per titoli ed esami, per assunzione nominativa, riservata ai disabili iscritti negli elenchi del collocamento mirato tenuti dall’Ufficio collocamento obbligatorio della provincia di Bari (GU 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami, n. 42 del 5/6/2015)

Gentile avv. Gattulli, gentile avv. Corbo, stimata dott.ssa Nardella,

La scrivente Associazione Archivisti in Movimento – Arch.I.M. inoltra la presente in merito all’avviso pubblico e alla selezione pubblica per titoli ed esami per assunzione nominativa relativi alla procedura in oggetto indetta con D. D. n. 187 del 1/04/2015 del Sevizio Personale e Organizzazione della Regione Puglia e finalizzata alla copertura di 40 posti a tempo pieno e indeterminato, riservata a persone disabili iscritte negli elenchi del collocamento mirato tenuti dall’Ufficio collocamento obbligatorio della provincia di Bari.

Le funzioni dei 40 lavoratori disabili, secondo quanto indicato all’art. 1 della sopra indicata D. D. n. 187, sono le seguenti:

  • attività di stesura, stampa, riproduzione e spedizione di atti, provvedimenti, documenti, anche attraverso l’uso di apparecchiature informatiche e telematiche;
  • attività di gestione di archivi, schedari e protocolli, sia fisici che informatizzati;
  • altri servizi tecnico operativi di competenza regionale, tra cui la protocollazione informatica.

Continua a leggere “Presa di posizione di Arch.I.M. in merito alla procedura indetta dalla Regione Puglia per la copertura di 40 posti a tempo pieno e indeterminato di cat. B, posizione economica B1, riservata alle persone disabili iscritte negli elenchi del collocamento mirato dell’Ufficio di collocamento obbligatorio della Provincia di Bari, cui saranno affidate mansioni archivistiche.”