Diversi associati Archim ci stanno ponendo da qualche tempo una questione importante relativa ai rapporti di committenza tra archivisti liberi professionisti e Pubbliche Amministrazioni. Come forse alcuni ricordano, recenti modifiche al Codice degli Appalti [D.Lgs. 50/2016] hanno sancito l’obbligatorietà, per gli operatori economici che vogliano fornire beni e servizi ad amministrazioni pubbliche, di dover essere presenti sul portale Mercato Elettronico Pubblica Amministrazione (Acquisti in Rete PA, CONSIP, MEF). Tra gli operatori economici si annovera ogni:
Persona fisica o giuridica, ente pubblico, raggruppamento di tali persone o enti, compresa qualsiasi associazione temporanea di imprese, ente senza personalità giuridica, ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, che offre sul mercato la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti o la prestazione di servizi. (art. 3, comma 1 del D.Lgs. 50/2016)
Appare ovvio che la figura del libero professionista, anche archivista, compare a pieno titolo tra quelle che possono dunque fregiarsi della definizione di operatore economico e quindi tra quelle che offrono sul mercato le proprie prestazioni professionali. Come archivisti liberi professionisti noi siamo dunque legittimati alla fornitura di servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il portale su cui registrarsi, però, mostra sin dall’inizio un’impostazione che sembra privilegiare la dimensione “impresa” rispetto a quella della libera professione. Continua a leggere “Liberi professionisti e iscrizione al MEPA: appello di Archim” →